I giacomi

Tra le mie amiche, da qualche mese, serpeggiano i Giacomi. Chi sono? Sono degli individui che per struttura fisica e mentale e attivita’ abbiamo accomunato tutti sotto lo stesso nome.
Di solito sono maschi possenti e prestanti, militari o personal trainer ma si possono nascondere anche sotto altri mestieri.
Sono persone dannatamente sicure che ti sbattono contro come all’autoscontro e ti lasciano i segni. Tu sai che dei Giacomi non ti devi innamorare perché ti faranno patire.
Sono mentalisti, ti inquadrano subito, usano su di te delle strane tecniche da sabbia mobile per cui, più ti vuoi allontanare, più resti invischiata.
I Giacomi sono fondamentalmente buoni e ricercano pace e benessere a scanso di rotture di cazzo ma, con il loro atteggiamento, riescono solo ad attirare o trasformare le donne in spaccaballe.
Sono silenziosi, misteriosi, misurati, non si sbilanciano mai, non mentono mai, sono semplici e a modo loro vogliono comunicarti e richiederti la stessa cosa, non capendo che invece alla donna trasmettono ansia, paura, sopraffazione, voglia di farli aprire a tutti i costi, voglia di invaderli, di studiarli di averli.
Inoltre coi Giacomi non c’è dialogo, ogni due per tre ti mandano a stendere, spariscono, non rispondono, non affrontano un litigio costruttivo, non sanno comunicare e comunicarti e appena vedono minacciato il loro benessere, si chiudono a riccio sparendo e lasciandoci letteralmente ad impazzire.
Ora, attenzione, non tutti i Giacomi vengono per nuocere. La sua presenza è come una medicina amara. Stai da schifo all’inizio ma poi sai che starai bene, metterai in discussione ogni tuo atteggiamento e comportamento e ne troverai giovamento. Dopo sarai davvero una persona nuova. I Giacomi sono diete purificanti.
Il metodo per conquistare un Giacomo esiste ma nessuna donna, anche se le viene rivelato il segreto, riesce a metterlo in pratica perché ci vuole talmente pazienza e strategia e freddezza che nove donne su dieci preferiscono fingersi morte come gli opossum.
Quindi giovani fanciulle, se incontrate un tipo comunicativo come un blocchetto di marmo che vi tiene sulle spine e vi fa perdere la testa, non lo scansate, è formativo.
Ma se ne volete bastonare qualcuno …. Io di certo non vi fermo.
Dal parchetto dove scrivo in pausa è tutto, Emily passa e chiude.

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12 risposte a I giacomi

  1. Pensieri Liberi ha detto:

    pure la categoria dei giacomi adesso……
    non c’è proprio limite all’orrore
    (eppure le orecchie mi fischiano un po’ 😀 )

  2. ysingrinus ha detto:

    Potresti scrivere gli altri nomi cosí da capire come poter venire catalogati dalle donne?

  3. colpoditacco ha detto:

    Può essere un Giacomo anche se non si chiama Giacomo… giusto?

  4. basta piangersi addosso ha detto:

    Quando descrivi certe cose mi sembra che sei incappata in una persona che conosco benissimo e mi ha fatto impazzire per mesi … Ora ho capito! Sono Giacomi! Io sono stata cotta lentamente, mi dava fastidio il suo atteggiamento all’inizio, prendendoci l’avevo definito egocentrico poi dal fastidio sono passata alla curiosità, dalla curiosità all’esserne totalmente affascinata… Dicono poche parole, ma con due parole ti possono far scattare una rivoluzione interna! Ti fanno venir voglia di equipaggiarti e dichiarargli guerra che nemmeno Lady Oscar! Il mio Giacomo, neanche finiva le frasi… Mi provocava un fastidio. Usava la tecnica (era una tecnica studiata a posta? Ancora me lo chiedo…)del “comincio la frase e poi il resto lo finiscono le donne che ho accanto, usando la loro immaginazione. Così un domani, non possono ricriminarmi nulla… io non ho detto quello ” Con le altre donne riusciva, tutte a sorridere convinte di aver capito, di esserci in sintonia. Se sei una donna intelligente parte una sfida intellettuale con lui che non ha fine, perchè credi di avere la missione di inquadrarlo…. conquistarlo e modificarlo a tuo piacimento… ti fa credere che c’è un oltre le parole, a forza di sguardi ironici… hanno un controllo sul loro paraverbale impressionante. Io ne sono uscita disorientata assai… tuttora piena di punti interrogativi su di lui… Dici che è un Giacomo??

    • Emily Dickinside ha detto:

      Assolutamente si!!! Uguale ! Santa pigna

      • basta piangersi addosso ha detto:

        Che paura! : O Ora però devi dirci come vanno conquistati… Bisogna essere mute, ceche e sorde per non volerci entrare in collisione…
        P.s.: Giacomo e’ un ex militare laureato … Non sarà che gli insegnano strane tecniche in caserma? Io l’ho sempre detto che noi donne dovremmo unirci in una forma di caserma, senza maschi che distraggono, sviscerando tutti i nostri segreti, anziche stare in competizione, la teoria dei giochi, insegna che finiremo tutte vincenti… … se mettiamo insieme i pezzi del puzzle che ognuna di noi ha chiamato “uomini” forse qualcosa esce fuori? No?

      • Emily Dickinside ha detto:

        Anche il Giacomo del racconto è un militare. Credo che abbiano strane tecniche… O troppi spari gli fottano il cervello. Come conquistarlo? Facendo fare tutto a lui. Noi il minimo indispensabile in un mix di donna forte e geisha. Procace intelligente arguta ma remissiva e da proteggere che lo fa stare bene, lo fa distrarre e lo fa ridere. Noi abbiamo fallito, è troppo impegnativo e i suoi silenzi non ci hanno dato rinforzi positivi. Auguri alla prossima

      • frank ha detto:

        In caserma ti fanno allineare i fucili sull’asfalto, ti fanno rifare il tuo letto prendendo le misure col calibro, ti fanno passare lo straccio di qua e di lá…dipende dove finisci, il rischio è quello di impazzire, per cui mi sono sempre domandato quale forma mentis alberghi in un collega che facesse il militare di professione!!

      • Emily Dickinside ha detto:

        Eccalla’! Ma secondo me, avesse fatto il barbiere… Non cambiava molto

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