Negli anni passati, ho celebrato l’amore gay, quello etero, quello cornuto, quello poliamoroso, quello per il proprio gatto, perfino per il proprio vibratore ma non ho mai celebrato l’amore dei single!
Perché in teoria chi è single non dovrebbe amare. Ma non è così.
Ed incrocio il mio discorso anche con quello che sta succedendo in questi giorni in Italia sulla legge #Cirinnà e sul family day.
Premettendo che io sono favorevolissima ad unioni gay, step child adoption e perfino utero in affitto, ho notato che in sti giorni, ognuno in Italia ha manifestato per i propri diritti, i gay e i conviventi per le unioni di fatto, i preti ed i bigotti fascisti (fottesega se siete tra loro) sono scesi in piazza per difendere la famiglia tradizionale.
Ma chi cazzo li difende i diritti dei single?
Degli scapoloni?
Delle zitelle?
Anche loro hanno diritti, anche loro votano e pagano le tasse, anche loro hanno diritto a delle tutele.
Già non hanno o non vogliono l’amore, poi gli leviamo pure la gioia di una misera manifestazione! E che cazz!
Costretti a pagare una camera d’albergo singola, costosa come un diamante raro.
Ghettizzati al supermercato perché circondati solo da confezioni formato famiglia.
Umiliati nei musei dove fanno sconto coppie, anziani, bambini ma i single, sileziosi e poco ingombranti invece, pagano l’intero.
Guardati male nei ristoranti quando il cameriere gli toglie il doppio coperto e gli chiede : aspetta qualcuno?
Ostacolati al lavoro e costretti a prendere sempre le vacanze nei periodi più scomodi perché tanto non hanno figli e nemmeno un compagno o una compagna.
E quindi sono l’ultima ruota del carro di una società e di una economia che invece, si basa su di loro che spendono quasi più di una famiglia e che hanno un monoreddito e zero possibilità di agevolazioni di nessun tipo.
Siccome però su sto blog dobbiamo far ridere, e non voglio parlare di politica che tanto a me in sto periodo mi schifa tutto, voglio spezzare una “arancia” nei confronti dei single.
Che nessuno se li incula mai. Nessuna festa per loro, nessuna manifestazione, nessuna ribellione, nessun boicottaggio solo applicazioni per rimorchiare, come se la zitellagine fosse solo una malattia da curare.
Restare da soli, sapete,potrebbe essere anche una scelta, di qualcun altro o nostra.
Restare soli spesso è una terapia, una medicina,una decisione ponderata e no, non fa male.
Non siamo triglie in attesa di abboccare a qualche amo, disperate.
Siamo pesci che nuotano sereni e vorremo vivere senza che il mondo ci guardi come appestati e non ci consideri!
Vogliamo le monoporzioni.
E lo sconto sui treni.
E la stanza singola che costi la metà.
Altrimenti scenderemo nelle piazze a reclamare i nostri diritti.
Ecco. Tutto questo l’ho pensato oggi mentre in TV passavano la pubblicità del prosciutto la cui confezione si richiude se non lo mangi tutto. E a pubblicizzare ste 4 fette di cotto, era una famiglia.
Ora ditemi, una famiglia di 4 componenti, non mangia 4 fette di cotto?
Si.
Allora che cazzo ci dovrebbe richiudere la confezione se la finiscono?
Fatela sponsorizzare ad un single!
Lui si che ne mangia due e poi la richiude!
Ma no! Il prossssiutto è famiglia, è pasto, è convivialità e pare brutto farlo sponsorizzare da uno zitellone in canottiera e barba incolta o ad una gattara coi bigodini!
Allora sapete che vi dico?
Che io non lo compro! Perché non è credibile, perché pensate alla forma più che alla sostanza.
Siete bigotti dentro.
Single può essere anche bello.
Sul mio specchio col rossetto ho scritto “io mi amo ” e ce l’ho sempre scritto, quando sono fidanzata e quando sono single.
Perché il primo amore siamo noi.
Single Power!
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Guarda mi hai convinto. È uno dei testi migliori che abbia mai letto dopo quelli miei: se li scrivo è perché mi piacciono.
Bene bene
Eh!
Saltando da un matrimonio a due convivenze e un numero indefinito di fidanzati mi sono trovata spesso single per scelta o per forza. Come sta succedendo da circa un anno: single per varie ragioni. Sottoscrivo con forza tutto ciò che hai scritto in questo post, soprattutto il fatto di dover pagare tutto doppio. Ho fatto quasi sempre vacanze da single, quando potevo permettermelo, e sono arrivata a pagare una crociera nel mediterraneo di soli 10 giorno addirittura 3.500 € con il supplemento singola. Ora che sono single e per giunta disoccupata tutto è più difficile, anche comprare il cibo che notoriamente è in confezione famiglia e il formato per una persona sola, quando esiste, è addirittura più costoso. Come se il fatto di essere soli fosse un lusso o una forma di snobismo da pagare caro e salato come le lacrime che portano agli occhi certi momenti di solitudine cosmica.
Esattamente. Hai colto il nucleo
L’ha ribloggato su EVAPORATA®e ha commentato:
Emily mi ha letto nel pensiero perciò rebloggo e sottoscrivo tutto ciò che afferma in questo post. Grazie Emily!
Felice di darti una mano, se vuoi…. io che amo solo la mia parete vuota di fianco e detesto quelli che le pareti vuote, per horror vacui. le devono riempire di tutto quel che hanno e non sono mai sicuri e comprano mille cose e le tengono sospese…
Nollocapita
Ma come no?
Metafora… la vita di un single come un muro vuoto… ci sta chi gli va bene quel vuoto e si dice: “Se proprio devo riempirlo, voglio riempirlo davvero con la cosa giusta” e chi dice: “Oddio mamma mia vuoto solitudine… che triste… qualcosa ce la devo mettere e cosa dio mio…” e prende di tutto, si riempie di incontri che con lui non c’entrano, riempie di gente riempie di niente…
Ora ho capito e me piaze
Honorado!
Honoré
SEI FUFFAAAAAAA
E mo perché? Perché ho ancora la mail bloccata???
Sssa
Esagggerara’
Sgrunt!
Sei grande! W il manifesto dei single!
Grazie
Durante il ventennio Fascista era istituita la tassa sul celibato. Oltre il danno anche la beffa, perché a quel tempo contava sfornare figli come se non ci fosse un domani. Se eri single, pagavi un contributo fisso!!
Oggi noi single siamo sempre considerati degli sfigati, ma in virtù della nostra sfigataggine imposta, la situazione si è ribaltata: il single è un cliente che va tenuto in considerazione, perché è un sogetto “pagante”. Dovrebbero a questo punto istituire una giornata dell'”ama te stesso’, anziché pompare sul leitmotiv da uomini delle caverne: ” sistemati al più presto, sforna dei piccoli bastardi senza educazione, e comprargli lo smartphone prima che vadano alle elementari”.
Quindi..grazie di aver riservato un pensiero ai nostri frigoriferi, una lode all’insalata che non finiamo e che sa di cacca di tartaruga, un sonetto alla muffa sulla robiola avanzata, e poi un madrigale ai nostri letti gelidi e deserti che piangono. Quei bei letti dell’ikea, con le sospensioni a incastro che partono come proiettili quando sono sottoposti a compressione per attività coitali e che rimangono in qualche angolo a ricoprirsi di polvere…
Ma la.prova più dura..mannaggia non sono tutte quelle volte che vai al ristorante da solo, piuttosto le vacanze estive! Decidi una piccola vacanza “gran risparmio” dove a pranzo mangi scatolette di insalatissime riomare nel parcheggio del lidl, la sera vitello al pepe verde nel ristorantino sul lungomare..e la sera ti fai il bagno di mezzanotte ebbro di orange boom (che fa 8 gradi e sempre al lidl), incurante di coppiette che limonano duro e ragazzini in botta di redbull che si trascinano sulla spiaggia.
Per cui, scegliamo simbolicamente un giorno da dedicare a chi fa andare avanti l’economia a botte di monoporzioni, che costano di più mannaggia!!!
Sonetto alla muffa sulla robiola….
è il prezzo da pagare per la libertà 😀 😀 😀
Troppo alto
ma scherzi???
la libertà non ha prezzo
Ti appoggio pienamente su questo, abbastanza sulle unioni civili, meno sullo step child, dove abbiamo opinioni differenti
Bene, cambia le tue opinioni!!! XD
Sulla genitorialità e lo step child non sarò mai d’accordo e non credere non ci abbia pensato. E’ che non sono proprio d’accordo. Sull’argomento già ho scritto… 🙂
E va be. Ti stimo lo stesso