Sapevi che sarebbe successo ma lo stavi evitando, accumulavi e riempivi ma non volevi farci caso, stratificavi e sopportavi ma tutto quel movimento eri convinta ti servisse. Continuavi a riempirti come una bulimica, in attesa di vomitare tutto. Continuavi a fare cose per non vedere, non sentire, non respirare, non fermarti a pensare, a sentire tutto quel dolore. Quel dolore che è diventato un mostro in salotto che aspetta solo che tu vada ad affrontarlo. Ma tu in salotto ci entri solo accompagnata, solo con la musica alta, solo per pulire. Il mostro però non scompare. È lì e ti dice che stai solo perdendo tempo. Il mostro aggiunge anche che quelli che ti ha vista scopare hanno solo riempito buchi e non vuoti. Il mostro ti dice che prima resti sola con lui e meglio ti sentirai. Tu invece lo ignori. Preferisci aspettare qualcuno che arrivi a cacciarlo via quel mostro, a rimetterlo sotto il tappeto dove stava prima. Facile vero quando la tua merda se la deve pulire qualcun altro? Invece è tua e te la devi gestire tu perché solo così diventi grande e forte no? Da piccoli ci toccava mangiare il passato di spinaci, da grandi affrontare quelle paure. Quelle dalle quali scappi riempiendo la vita di cose e persone, quelle per cui fai fatica a restare da sola, quelle per cui ti pizzicano gli occhi pieni di lacrime.
Intanto la tua diga si è riempita, non l’hai mai svuotata, non hai mai pulito i filtri, i depuratori, nulla. La tua diga ha rotto gli argini, non di schianto ma una crepa alla volta e ora l’acqua esce. Esce e ti sta bagnando i piedi, le caviglie, i polpacci e ora ci devi fare i conti. E hai voglia a nuotare, provare a galleggiare, sai già che ci annegherai, l’acqua ti sommergerà e dovrai imparare ad affondare. Per poi tornare a galla da sola. E una volta che avrai fatto i conti con tutto quello dentro il quale stai nuotando forse, ti sarai fortificata, forse ne uscirai palmata, piumata, con le branchie, chi lo sa. Forse addirittura più fragile, chiusa e depressa ma tanto sta succedendo ora, mentre tu lo scrivi, la tua vita si sta riempiendo di acqua torbida e triste che avevi accumulato negli anni. Affrontala. Tutti dicono che lo devi fare. Che devi vivere di merda, stare di merda, agire di merda e diventare di merda. Che devi proteggerti e volerti bene. La tua diga è straripata, hai solo da sperare di avere buoni polmoni.
Il tuo mostro ti aspetta, se ci parli vedrai che non è così male. Affrontalo, è la cosa migliore che puoi fare.