la ricerca della felicità

Magia

critico, stresso, rompo, sono polemica, dico solo cose negative, vi stuzzico, vi faccio incazzare, vero?

bene, oggi no. oggi voglio raccontare di due episodi carucci accaduti, sentiti, raccontati, percepiti.

finalmente il mio blog si tinge di rosa pastello come quello di https://cippes.wordpress.com ma tranquilli, tutto questo mieloso sdolcidume durerà poco.

critico tanto voi maschietti ma vi critico per sorridere, dentro di me so di cosa siete capaci, so le potenzialità che avete, so che le cose belle le fate e so anche che noi spesso facciamo un film in parallelo, abbiamo dei problemi di comprensione che ci fanno mandare a puttane ogni vostro gesto.

ne ho avuto prova proprio da poco, ho avuto prova che spesso quelle linguacce ce le dovremmo proprio mordere, quei neuroni scalpitanti e pronti a pensare tutto ed il contrario di ttutto, li dovremmo proprio soffocare col gas.

in un momento di sbrocco, dovuto ad accumulo di pensieri, tensioni, storie che se ne vanno a puttane, ricerca della felicità lontana e sfocata, una frase, una sola frase, alimentata comunque da settimane di dubbi covati, di rodimenti di culo, di non riuscire a stare dentro questo tipo di relazione, questa sola frase, ci fa dare di matto.

ci fa digrignare i denti, scendere due lacrime e dire < ma allora che cazzo ci stai a fare qui?>

una storia che non è una storia, sgusciante come una anguilla,che non ha basi solide, che si cerca di costuire con cemento scadente e muratore sfaticato, una storia che non ha un forte appiglio, che non è niente e potrebbe sbriciolarsi da un momento all’altro ma che, ti fa avere l’ansia ogni volta che lo vedi, ti fa sentire belle, ti fa stare bene prepararti per lui, domandarti dove ti porterà, di cosa parlete, di cosa sapranno i suoi baci sta volta, che discorso lascerete in sospeso che ti farà venire voglia di vederlo ancora e ancora.

una storia che sembrano le maschere dei teatranti greci, una triste ed una allegra, una storia che ti lascia domande ma non la confidenza di farle, ti lascia la voglia di dire “è mio” ma non il coraggio di sentirlo davvero.

ecco una storia per cui ieri, hai stretto i denti e morso le labbra e ti sei chiesta se ne valesse la pena.

poi lui ti ha abbracciata da dietro, sdraiati a letto, ti ha detto < io sono qui e ti sto abbracciando e se sono qui è perchè mi piaci> e tu hai ripreso a respirare.

è una frase, una semplice frase e le sue mani sulle tue ma tu hai capito che anche lui ci sta provando, a modo suo, che non è il tuo ma ci sta provando.

e poi si addormennta, con te tra le braccia, lui che non dorme così con nessuna. e tu lo senti respirare, ti giri un po’ per vedergli quelle rughe piccole attorno agli occhi.

sei comunque fortunata, alla fine un po’ di magia l’hai avuta.

di questa magia ne parlavo con  https://casadelledolcidonzelle.wordpress.com.

chissà se era quella che diceva lei…

ps: l’altro racconto caruccio ve lo dovrete meritare.

Informazioni su Emily Dickinside

un diamante dalle mille sfaccettature
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7 risposte a la ricerca della felicità

  1. cristinadellamore ha detto:

    E’ meraviglioso quando mi addormento stretta tra le braccia di mia moglie, il suo inguine bollente dentro di me. Posso capirti

  2. "Cippe's" ha detto:

    Evvai va… pure te con il miele! 😂 Mi sa che è colpa di questa primavera! 😂 Ogni tanto ci vuole, è bellissimo! 😉 Posso capirti benissimo, quanto darei per poter tornare a dormire stretta a lui! 💜

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